Precedentemente citata, la chiesa-santuario di Santa Maria della Stella, dopo il sisma del 1693 fu ricostruita nel quartiere di Sant’Antonio Abate, al posto dell’omonima chiesa, e i lavori post sisma durarono dal 1722 al 1741. L’impianto è basilicale: tre navate separate da pilastri e non da colonne per una maggiore stabilità; una profondità di cinque arcate; il prospetto tripartito con pilastri a specchio incassato d’ordine corinzio; il portale, a timpano spezzato, con colonne tortili e gli accessi laterali con trabeazione ad omega; il campanile è stato aggiunto a metà ‘800 circa. Tra i tesori che vi si custodiscono, vanno annoverati: uno dei più antichi presepi del mondo, la grandiosa terracotta invetriata di Andrea della Robbia – commissionata nel 1487 da Antonio Pietro Barresi per “la Vetere”; in zona altare maggiore, una macchina lignea del 1753 alla cui base delle colonne si scorgono sei bassorilievi raffiguranti scene dell’Antico Testamento, e una settecentesca pala con la Natività della Vergine di Olivio Sozzi. Lungo la navata sinistra: una pala del 1694 ritraente il Martirio di S. Bartolomeo e il Cristo flagellato (XVII secolo) in legno e canapa proveniente dalla chiesa di S. Antonio Abate. Si ammirano inoltre il sepolcro di Blasco II Barresi (XV secolo) e quello marmoreo di Vincenzo Barresi, primo marchese di Militello (1567). Nelle porte della cappella, in bardiglio bocciardato, due angeli di bronzo del famoso scultore Emilio Greco.